“Il mago del Cremlino”- Giuliano da Empoli-Recensione 2022- Giuliano da Empoli è un saggista e consigliere politico italiano e svizzero che vive a Parigi, dove insegna politica comparata a Sciences-Po.
Il suo ultimo libro, Gli ingegneri del caos (2019), sui nuovi maestri della propaganda politica, è stato tradotto in dodici lingue. Il mago del Cremlino è il suo primo romanzo.
TITOLO: Il Mago del Cremlino
AUTORE: Giuliano da Empoli
GENERE: Romanzo
TRADUZIONE:
EDITORE: Mondadori
DATA DI PUBBLICAZIONE: 28 Giugno 2022
PAGINE: 240
RECENSIONE: Ferdinando Gallo
“Il mago del Cremlino”- Giuliano da Empoli-Recensione 2022-
Introduzione
Nel corso di una lunga notte, Vadim Baranov, l’uomo conosciuto come “il mago del Cremlino”, racconta gli uomini e le vicende che hanno accompagnato la trasformazione di un anonimo funzionario del Kgb nell’inesorabile Zar di oggi.
Ispirato a una figura realmente esistente, Baranov è un personaggio di straordinaria originalità, consigliere di Putin.
È un uomo colto ma è anche un manipolatore senza scrupoli, capace di trasformare un paese intero nella scena di un teatro dove non esiste altra realtà che quella dello Zar.
Un uomo che si nutre delle forze del caos per costruire il potere senza limiti.
Questo romanzo con personaggi reali, pieno di vendette, inganni e crimini. Il mago del Cremlino ci racconta quello di un potere spietato, per il quale la violenza costituisce l’unico orizzonte di sopravvivenza possibile.
Al centro di questo palcoscenico si aggira un uomo, solitario, paranoico, che lavora di notte: questo è diventato lo Zar, o forse è sempre stato così e “l’unico trono che gli porterà la pace è la morte”. Questo libro è intenso e visionario.
Personaggi Principali
- Giuliano da Empoli Scrittore
- Vadim Baranov Consigliere Putin
- Zar Vladimir Putin
- Evgenij Zamjatin Autore
- Anja Figlia di Baranov
Trama
Su Vadim Baranov girano molte voci strane da quando si è dimesso da consigliere dello Zar. Nei 15 anni in cui ha lavorato per Lui ha dato una mano decisiva per la sua scalata al potere. Finchè Baranov un giorno è sparito.
Una nota del Cremlino ha comunicato le dimissioni del consigliere politico del presidente della Federazione Russa.
L’autore dopo qualche anno si reca in Russia e frequenta biblioteche ed archivi, segue sui profili social un certo Nikolaj Brandeis e per una coincidenza viene contattato da lui.
Si incontrano, nella sua casa, ma c’è una sorpresa, quello che sembrava dal profilo uno studente, in realtà è Vadim Baranov.
Gli mostra una lettera dell’autore Zamjatin del 15 Giugno 1931 indirizzata a Stalin. Da lì inizia una conversazione, come se fossero amici di vecchia data.
Baranov inizia il racconto della Russia di oggi che parte dalla caduta del muro di Berlino, ma soprattutto dei 15 anni passati con lo Zar.
Tutto il racconto si svolge nell’arco di una notte fino all’arrivo di una testolina bionda di quattro o cinque anni e di un metro e dieci di altezza. La figlia Anja.
“Il mago del Cremlino”- Giuliano da Empoli-Recensione 2022-
Conclusione
Romanzo sullo scottante sistema Putin.E’ il racconto della Russia di oggi, dalla caduta del muro di Berlino fino ai giorni odierni.