Palazzina di Caccia di Stupinigi
La Palazzina (Foto)è stata una Residenza Sabauda e luogo per la caccia,sfarzosa e raffinata, preferita dai Savoia per feste e matrimoni durante il XVIII e XIX,secolo
Fu scelta da Napoleone nei primi anni dell’800. Vi soggiornò, nel maggio 1805, prima di recarsi a Milano per essere incoronato imperatore.
Un lungo viale, con al lato cascine e scuderie, conduce alla Palazzina, alla cui sommità c’è la statua del “Cervo” di Francesco Ladatte (1766), (oggi una copia) circondata da un enorme parco .
Agli inizi del XX secolo è scelta come residenza dalla Regina Margherita,e dal 1919 è anche sede del Museo dell’Arredamento.
E’ un suggestivo edificio barocco, più simile a una reggia che a una residenza di caccia.
La proprietà diventò nel 1564, dei Savoia che la gestirono tramite l’Ordine Mauriziano, il cui Gran Maestro era il duca stesso.
Era dei Savoia-Acaia, ramo minore della dinastia, la proprietà,ma passò ad Amedeo VIII di Savoia quando l’ultimo degli Acaia morì nel 1418.
Amedeo VIII lasciò la proprietà ad un marchese della famiglia Pallavicino di Zobello nel 1439, ma i Savoia ne tornarono in possesso quando Emanuele Filiberto ne reclamò il possesso nel 1564.
Per volontà del duca, il castello e le terre adiacenti vennero lasciate all’Ordine Mauriziano.
Siccome il Gran Maestro dell’Ordine era il capo di Casa Savoia, Stupinigi era gestita direttamente da lui, e nel corso degli anni le terre adiacenti al castello diventatarono luogo ideale per le battute di caccia.
Fu Vittorio Amedeo II di Savoia che pensò di trasformare la Palazzina in un luogo adatto alla nuova figura reale. Era il 1729, e fù affidato il progetto a Filippo Juvarra.
Costruzione
La sua costruzione continuò fino alla fine del XVIII secolo, venne ampliata e completata, da altri architetti.
Ma fu durante il regno di Carlo Emanuele III che la palazzina vide la nascita. Nel 1731 venne inaugurata con la prima battuta di caccia.
La costruzione si ampliò durante i regni di Carlo Emanuele III e Vittorio Amedeo III con il contributo di altri architetti.
Nel 1740 furono aggiunte le scuderie.
Venne fuori così un grande salone centrale ellittico da cui partono i quattro bracci degli appartamenti reali.
Tutto doveva essere ben proporzionato :
sia gli ambienti di grande lusso come il salone da ballo e gli appartamenti reali, sia i piccoli salotti. Tutti dovevano avere lo stesso sfarzo decorativo.
Gli ambienti e le decorazioni, raffigurano particolari di caccia. Gli arredi e i materiali preziosi, sono la testimonianza del lusso della corte.
Proprietà
Oggi la Palazzina di caccia di Stupinigi è proprietà della Fondazione Ordine Mauriziano, un ente governativo che si dedica alla sua conservazione e valorizzazione.
E’ un museo con arredi originali, dipinti e capolavori di lavorazione di legni pregiati.
Vengono allestite anche mostre.
PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI STANZE
Nella palazzina di Stupinigi,ci sono vari ambienti:
l’Appartamento di levante
l’Appartamento del re
la Sala degli scudieri
Il Salotto Cinese, rivestito da preziose carte da parati
la Sala delle prospettive, ideata da Giovanni Battista Alberoni.
il Salone centrale, che ha forma esagonale, in cui ricorre il tema della caccia e che spesso simboleggiano il cervo, simbolo della palazzina. Sono molto importanti gli affreschi del Trionfo di Diana di Giuseppe e Domenico Valeriani
Il grande lampadario in bronzo e cristallo del 1773, è al centro del salone.
L’esterno della costruzione è decorato da molte statue di varie forme e soggetti, con sempre il tema ricorrente della caccia.
Famosa è soprattutto la statua del cervo, posta sulla cupola.
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